paviamusei – Francesca Perani
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/paviamusei

branding paviamusei

date/data
2008
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project by / progetto di
architetta Francesca Perani
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location / luogo
Italy – Pavia
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type / tipologia intervento
competition proposal / branding
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client / cliente
comune di Pavia
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more info

DEFINIZIONE DEL LOGOTIPO

Dal concept alla realizzazione

Questo progetto si è proposto di verificare la realizzazione di un nuovo marchio che identifichi in sé le attività di tutti i musei di Pavia. Il nuovo marchio vuole essere rappresentativo delle diversità caratterizzanti ogni singolo museo ma allo stesso tempo promuovere la gestione associata esprimendo tale unità di rappresentazione che possa essere trainante di un’immagine fresca dinamica e contemporanea.

Inoltre fondamentale nella scelta è stato collegare il logo alla sua città ed alla sua storia.

Un attento studio del percorso della città e della sua evoluzione storica ha portato a considerare la sua eredità e a prediligere di essa l’aspetto architettonico che in sé raggruppasse un’idea di indipendenza ma al tempo stesso nella sua ripetitività di forme una sua costanza di intento.

E’ così che per rendere il logo riconducibile all’eredità della città sono state scelte le torri di Pavia. Il fascino delle cento torri, la distruzione della quasi totalità, la testimonianza di quelle rimaste.

 4 sistemi museali con la loro storia, importanza, unicità

 4 torri ideali, le torri di Pavia

 1 un’unica ombra, un unico spazio che le riunisce lasciando la loro indipendenza ma legandole in quella unica gestione che ne potrà consentire una maggiore visibilità

E’ stata riproposta la suddivisione e molteplicità dell’apparato museale attraverso queste torri tridimensionali che si ergono alla stessa altezza su un immaginario piano, la cui ombra si riversa sul terreno e diventa il trade d’union che riunisce in se la molteplicità e diversità dei singoli apparati museali. Un’ombra che rappresenta non solo le torri-musei di oggi (4) ma anche un’altra ombra che riproduce quella smarrita delle torri distrutte.

In questa analogia la possibilità di prevedere l’inserimento di nuove sedi.

I colori: l’azzurro che richiamasse la presenza del fiume Ticino, un colore fresco che offre sensazione di calma , fluidità e ordine. I musei rappresentati invece da colori caldi che riportassero al patrimonio storico della città. Un colore ad ogni circuito museale.

Un font semplice chiaro per denunciare il carattere istituzionale dell’associazione e allo stesso tempo l’utilizzo del minuscolo che ne conferisce una accezione moderna e dinamica. Un lettering sintetico, elegante, riconoscibile.

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